Collocata su altissimi speroni tufo e attraversata da profonde forre, Civita Castellana offre panorami che potete ammirare dal Ponte Clementino, che divide il centro storico dalla parte nuova del paese.
Nell’antichità il suo nome era Falerii Veteres ed era la capitale della civiltà falisca. Nel Rinascimento fu residenza papale, tra i pontefici più importanti: Alessandro VI Borgia e Giulio II della Rovere. Civita Castellana è circondata da siti archeologici e dalla natura, a pochi chilometri dalla Via Amerina e dall’antica Faleri Novi. Il paese è noto in tutto il mondo per la sua produzione ceramica.
Tutto intorno alla cittadina, si estendono le vercolline della campagna della Tuscia, che donano al paesaggio un aspetto chiaro e rilassante. Nonostante il paese sia immerso nelle campagne della Tuscia.
Punto grande interesse, posto nelle vicinanze Civita Castellana è Falerii Veteres e i vari sepolcreti epoca etrusca e romana.
Tra le meraviglie architettoniche presenti, si può sicuramente menzionare la Cattedrale Santa Maria, costruzione epoca medievale, risalente al 1210.
Da sempre denominata la “Città della Ceramica” per via delle granattività artigianali nel campo della ceramica, presenti sul territorio sia in epoca antica, che in quella moderna.
Civita Castellana fu abitata durante l’Età del Ferro dal popolo italico dei Falisci , che la chiamarono ” Falerii “. Dopo la sconfitta dei Falisci contro i Romani , fu costruita da questi ultimi una nuova città, a circa 5 chilometri (3 miglia) distanza, e chiamata ” Falerii Novi “.
La città abbandonata fu ripopolata a partire dall’Alto Medioevo , con il nuovo nome Civita Castellana (tradotto grossolanamente come “Città del Castello”) citato per la prima volta nel 994. Nei secoli successivi la città fu un fiorente comune autonomo, spesso conteso da il Papa e il Sacro Romano Impero. Catturata da papa Pasquale II all’inizio del XII secolo, la città fu data in feudo ai Savelli da Gregorio XIV .
Sisto IV assegnò la città al cardinale Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI , che iniziò la costruzione della Rocca (“Castello”), completata sotto Giulio II .
Civita Castellana divenne un importante snodo viario con l’allacciamento alla Via Flaminia (1606) e la costruzione del Ponte Clementino poco dopo la battaglia Civita Castellana , vittoria dell’esercito francese contro un esercito napoletano qui il 5 dicembre 1798 quando questa comunità era ancora parte della Repubblica Romana 1798-1799 dopo la caduta dello Stato Pontificio 754-1798 ma prima del ritorno dello Stato Pontificio 1799-1809.