Fabrica Roma, antico paese a 26 chilometri distanza da Viterbo, sorge a 300 metri sul livello del mare nelle vicinanze del Lago Vico.
Il paesaggio è quello tipico quest’area dove, a dolci declivi si alternano aree formate da rocce origine vulcanica.
Poche sono le pianure e le vallate alluvionali, la quasi totalità della zona è formata, infatti, da rocce vulcaniche, i cui prodotti (nello specifico dei vulcani Cimino e Vicano) hanno dato vita ad affioramenti di peperino tipico del viterbese, usata per la maggior parte come materiale da costruzione; ed in effetti la zona antica Fabrica Roma è stata costruita su un banco peperino. Altre rocce vulcaniche presenti sul territorio sono: il peperino delle alture, il tufo rosso utilizzato nell’antichità dai Falisci e dagli Etruschi per le loro immense necropoli, le lave tefritico-leucitiche denominate occhiadina o occhio pesce,il tufo bianco detto anche tufo bianco Fabrica, la pomice e la pozzolana. La flora e la fauna Fabrica Roma sono tipiche della bassa montagna, e la selvaggina sia stanziale che migratoria ve ne è in abbondanza.
Le prime testimonianze della storia Fabrica Roma sono, quasi certamente, legate all’antico popolo dei Falisci. Infatti, in località Le Molelle, situata a est del paese, sono stati rinvenuti reperti archeologici e resti abitazioni risalenti proprio al periodo dominazione falisca. Per trovare, invece, le prime tracce della storia medievale di Fabrica Roma ci affidiamo a un antico documento. In questo si legge che un tal Ildebrando, nel 1093, cedette le sue proprietà (nelle quali era compreso il fundus Fabricae) all’Abbazia Farfa. Inoltre, in una bolla papale Alessandro III del 1177 Fabrica viene menzionata tra i territori appartenenti all’abbazia Sant’Elia sub Pentoma
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