Alcuni ritengono che il primo nucleo, costruito su un’altura ben difendibile, risalga al X-IX secolo a.C. e che solo successivamente si sia sviluppata l’area urbana che le fonti storiche ci descrivono.
Ebbe anticamente il nome di Stabla, poi Stabbia o Stabia ed infine Castrum Stabie. La denominazione attuale è in vigore almeno dal 1873; recentemente è stato proposto il ritorno al vecchio nome.
L’esatta etimologia Stabbia è ancora molto incerta, alcuni storici spiegano questo nome come derivato dal
latino Stabulum nome stazione posta lunga una strada etrusca o romana cui oggi resta sulla via Flaminia la cosiddetta osteria Stabbia. Altri studiosi invece attribuiscono il nome Stabbia come derivato da Stabilis, cioè stabile per i suoi poderosi fortilizi e stabili fondamenta.
In epoca medievale, oltre alla costruzione nuove abitazioni, venne eretto un muraglione cinta e il maestoso castello, eretto dalla famiglia Anguillara nell’XI secolo. Di probabile origine normanna, gli Anguillara dominarono per lungo tempo incidendo notevolmente sull’aspetto urbano e architettonico del borgo.
Oltre al castello infatti fecero costruire un’imponente fortificazione, terminata nel 1290, e ampliarono molto il tessuto urbano.
Una data, il 1º novembre 1504, è famosa per la vicenda di Girolama Farnese, moglie di Giuliano Anguillara, che fu sospettata aver tentato con i suoi amanti, avvelenare il figlio Giuliano, e conseguentemente assassinata barbaramente dal figliastro GiovanBattista. Un’altra data importante è il 28 gennaio 1563, giorno in cui fu emanato un decreto Everso Anguillara che stabiliva pene per chi tagliava “cerque”, perché “in breve tempo si resterebbe senza selve”.
Nel 25 giugno 1660 Stabia passò al principe Borghese, che la acquistò per 110.000 scudi. Le porte e la cinta muraria vennero abbattute nel 1900 per le nuove esigenze urbanistiche.