Nasce dal Lago Mezzano, dopo aver descritto un grande arco attraverso la Caldera Latera, delimita il versante meridionale della Selva del Lamone scorrendo incanalato nel tufo e formando numerose cascate, bagna i resti dell’antica Castro e si immette nel Fiora presso l’antico ponte San Pietro che segnava, fin dal 15º secolo, il confine tra Repubblica Siena e Stato della Chiesa.
Lungo in tutto 32 km, il suo corso, durante il quale attraversa i territori comunali di Valentano, Latera, Ischia Castro e Farnese, è in parte compreso entro il Sic (sito d’interesse comunitario) del sistema fluviale Fiora-Olpeta, per via dell’estrema rilevanza dei suoi ambienti e della sua fauna, dove si registra la presenza della lontra, una delle poche registrate in Italia.
Il suo percorso , nascosto da una fitta vegetazione, e’ caratterizzato da una serie salti e cascate tra le quali quelle del Pelico Tonno e soprattutto del Salabrone, che ne fanno una meta per appassionati canoa e trecking fluviale.
Le acque , almeno nel primo tratto che attraversa il parco Regionale del Lamone, sono limpide e ospitano esemplari di lontra e l’ormai rarissimo gambero fiume. Non è facile osservarlo, ma è un ottimo indicatore ambientale. Il gambero fiume, prevalentemente solitario, ad attività soprattutto crepuscolare e notturna, è un piccolo crostaceo che vive nei più puliti dei nostri corsi d’acqua, tra cui l’Olpeta. Sceglie fiumi e torrenti ricchi cibo e rifugi come tronchi sommersi, accumuli rocce, lettiere foglie, argini adatti a scavare tane. Nel Lazio è una specie protetta, dunque vietato catturarlo. In quest’area sono stati effettuati negli anni scorsi anche interventi ripopolamento da parte dell’Università degli Studella Tuscia, finanziati dall’Ue.