Stemma Montalto Castro.

Per alcuni eruditi il castrum Montis Alti fu fondato nel V-VI secolo d.C. dai profughi della città costiera Gravisca, distrutta dai pirati. Altri raccontano che il castello fu fondato nell’VIII secolo da Desiderio, Re dei Longobardi. Entrambe le ipotesi non sono supportate da documenti. Montalto esce dalla leggenda ed entra nella storia solo nell’852 d.C.: in una bolla di papa Leone IV diretta al vescovo di Tuscania, compare, per la prima volta, il nome Montis Alti.

Per altri l’abitato sorge dove si trovava Forum Aurelii, in località Casa dell’Uliveto, posta a controllo della via Aurelia, cui i romani attribuirono le terre sotratte alla città etrusca di Vulci, dopo che questa fu sconfitta dall’esercito condotto dal console Tiberio Coruncanio, a cui per questa vittoria fu tributato il trionfo.

Durante il medioevo ed il rinascimento, Montalto fu contesa da potenti famiglie, alcune delle quali lasciarono tracce significative ancora oggi visibili. Tra queste sicuramente gli Orsini ai quali si deve la costruzione del Castello Guglielmi.

Dal 1535 Montalto Castro entrò nel Granducato Castro sotto il controllo della famiglia Farnese che la governò per oltre un secolo. In questo periodo fu costruito il Palazzo Funari con la facciata in finto bugnato e le finestre ad architravi.

Nel Seicento, la città attraversò una fase rapido declino con il colpo finale nel 1649, quando coinvolta nelle guerre Castro fu rasa al suolo ed il suo territorio tornò nelle mani dello stato Pontificio.

Sotto la guida pontificia, furono avviate una serie importanti opere tra cui il ponte sul fiume Fiora (Ponte del Diavolo), sotto il quale passava l’acquedotto per la Fontana del Mascherone e la costruzione un nuovo ospedale nel Monastero San Sisto.

Nel 1778, Papa Pio VI promosse anche una serie di riforme importanti che migliorarono le condizioni della città colpita gravemente dalle epidemie. A questo periodo si deve la costruzione della Chiesa S. Maria Assunta e della Fontana delle Tre cannelle.

Infine, nel 1871, Montalto entrò a far parte dello Stato Italiano e l’anno successivo il re Vittorio Emanuele II le concesse aggiungere al nome l’appellativo “Castro”. Da allora iniziò un lento ma progressivo sviluppo che neanche i briganti riuscirono ad arrestare.

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By wikituscia

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